I fili per stampanti 3d che puoi trovare in commercio sono molti e con caratteristiche diverse. Per questo non sempre è semplice scegliere a seconda dell’utilizzo che se ne deve fare. Inoltre, alcuni sono più facili da estrudere piuttosto che altri e qua scoprirai quali. Con questo articolo, dunque, vogliamo aiutarti ad avere le idee chiare sulle caratteristiche tecniche dei fili per stampa 3d e vogliamo farlo partendo proprio dal tipo di stampante. Hai una stampante ad estrusione FDM? Vediamo di seguito di cosa stiamo parlando.
Tecnologia di stampa FDM
Se hai comprato una stampante FDM (Fused Deposition Modeling) hai sicuramente bisogno di utilizzare i filamenti per stampa 3D. In cosa consiste questa tecnologia FDM? La stampante lavora producendo il modello grazie al principio additivo che rilascia il materiale su strati. Stiamo parlando di modellazione a deposizione fusa che è la tecnica primariamente utilizzata nella maggior parte delle stampanti 3d, soprattutto se parliamo di stampati per uso hobbistico e amatoriale.
Detto questo, per poter stampare con una stampante FDM, è necessario avere dei filamenti su bobine che vengono inseriti nell’ugello ad estrusione che ne accoglie il materiale, lo scioglie e lo deposita creando la stampa 3d desiderata.
Ma quali sono i filamenti per le stampanti 3D, di che materiali sono fatti, quali sono le loro caratteristiche, quali è meglio scegliere? Lo vediamo di seguito, dandoti alcune indicazioni semplici ma allo stesso tempo concrete per poter decidere a seconda della stampante 3d che hai.
Filamenti stampa 3d: i più comuni
Le caratteristiche dei fili per la stampa 3d più comuni in commercio hanno caratteristiche simili. In genere, le descrizioni riportano il peso in kg della bobina, il diametro del filo e il materiale con il quale è fatto. Parliamo, per esempio di un diametro di 1,75 mm, per 1 kg di peso in PLA, di color nero.
Prima di tutto ti consigliamo di verificare che diametro supporta la tua stampante: 1,75 mm o 2,85 mm?
Queste sono le due misure comuni del diametro del filo per stampanti 3d.
E se volessi un filamento in ABS, cosa comporterebbe in termini di operatività e di risultato? Molte sono le domande da chiarire e spesso è necessario identificare i materiali che più facilmente possono essere utilizzati per le stampanti 3d. Vediamo dunque di fare chiarezza.
Filamento in ABS o in PLA?
Ci sono delle significative differenze tra un filamento in PLA ed in ABS ma possiamo incominciare a dirti che il prezzo non si discosta molto. I prezzi tra i due materiali sono simili, ma gli aspetti differenti da considerare sono altri. Vediamoli.
Caratteristiche filamento per stampante 3d in PLA:
- Biodegradabile, creato con risorse rinnovabili come canna da zucchero;
- più facile da stampare;
- più fragile, meno flessibile;
- temperatura di stampa: 180 – 230°;
- temperatura di stampa del letto: 20 – 60°;
- stampa letto: opzionale;
- pochi problemi di adesione al primo strato;
- vapore: no;
- utilizzabile anche in ambienti chiusi;
- può ustruire l’ugello (detto anche nozzle) della stampante;
- perfetto da utilizzare anche con le penne 3d.
Caratteristiche filamento per stampante 3d in ABS:
- è un materiale termoplastico non biodegradabile;
- più difficile da stampare;
- più resistente e flessibile;
- più duraturo nel tempo;
- temperatura di stampa: 210 – 250°;
- temperatura di stampa del letto: 80 – 110°;
- stampa letto: obbligatorio;
- pochi problemi di adesione al primo strato;
- odore cattivo ed intenso;
- da utilizzare in ambienti aperti e con mascherina;
- lascia l’ugello della stampante pulito;
- più sensibile ai cambiamenti di temperatura che possono causare deformazioni.
Con queste informazioni hai un’idea di quale filamento scegliere a seconda della tua applicazione. Fai solo attenzione a verificare che la tua stampante abbia il letto riscaldato, perché se così non fosse, dovrai optare definitivamente per il filo in PLA, in quanto quello in ABS necessita per forza di essere scaldato.
Oltre a questi fili, però, ne esistono molti altri. Vediamoli.
Stampante 3d: altri filamenti
Il filamento in PETG (polietilene modificato con glicole modificato) è utilizzato nella stampa 3D (non il semplice PET) come alternativa valida tra ABS e PLA, perché risulta più facile da utilizzare rispetto all’ABS ma è più flessibile e resistente del PLA.
Temp. di stampa: 230-250 °C
Temp. del letto: 60-70 °C
Il filamento in Nylon si usa principalmente in ambito industriale grazie alle sue principali caratteristiche: durata, flessibilità e forza. Il Nylon però è molto difficile da lavorare e dunque poco indicato per chi fa stampe 3d amatoriali. Si trova facilemente in commercio ad u prezzo abbastanza cometitivo, ma a differenza del PLA, necessita una temperatura di stampa maggiore. Meglio dunque verificare che la stampante sia in grado di gestire il Nylon.
Temp. di stampa: 260-280 °C
Temp. del letto: 80-120 °C
Il filamento in policarbonato (PC) non è per nulla facile da lavorare. Utilizzato in ambito commerciale per la produzione di vetri antiproiettile, schermi video o anche maschere da immersione, il policarbonato è igroscopico e deve essere conservato in luogo fresco ed asciutto. In generale, questo filamento dalle ottime qualità costa mediamente di più rispetto ad altri ma è utilizzato per lo più in ambito industriale. Altri ambiti di applicazione sono quello automobilistico e nella telefonia.
Temp. di stampa: 230-280 °C
Temp. del letto: 100-120 °C
Attenzione a non utilizzare i filamenti in PC sul piano con PEI liscio perché potrebbe rovinarlo, a causa dell’elevata adesione. Meglio usare un altro piano ma, in ogni caso, il filamento in PE è consigliato solo per chi ha buona padronanza della stampa e deve produrre un oggetto altamente durevole e resistente.
Se siete principianti affidatevi a fili in PLA o PETG.
Il filamento in carbonio è il più resistente di tutti. Spesso il carbonio è contenuto in una piccola percentuale anche negli altri filamenti per migliorarne la resistenza. Il filamento ni carbonio però ha lo svantaggio di usurare maggiormente l’ugello. Si consiglia dunque l’utilizzo di un ugello rivestito o rinforzato.
Viste queste specifiche tecniche, vediamo come riassumere le scelte facendo attenzione ad alcuni aspetti.
Considerazioni
Il primo dato da considerare è lo spessore del diametro. Definito se il filo deve essere da 1,75 o 2,85 mm, potrai scegliere il materiale a seconda di quello che abbiamo visto sopra. Attenzione però alla temperatura di stampa, alla necessità di scaldare il letto della stampante. Tutto dipende sempre da quello che devi produrre. Poi noterai che le bobine hanno un peso. In genere variano ma gli standard sono 1 kg o 0,5 kg. Ma la lunghezza del filo? Dipende da tanti fattori, per questo, se è indicato, è comunque approssimativo.
Diciamo che, giusto per darti un’informazione generica, un filo in PLA da 1 kg può avere una lunghezza di circa 330 mt. Non è sempre indicato sulle confezioni proprio perché variabile a seconda delle condizioni di stampa.